Già all’epoca dei fenici esistevano sia la pesca che il commercio dei tonni. Una testimonianza ne sono alcune monete risalenti al V secolo con le effigi del tonno.
Nell’antichità i samurai ritenevano che il tonno fosse cattivo da mangiare; oggi, proprio in Giappone, è uno dei pesci più consumati.
Il tonno può nuotare fino a 75 chilometri orari; la pinna dorsale e quelle pettorali sono retraibili, in modo da facilitare l’accelerazione e ridurre la resistenza idrodinamica.
Il tonno appartiene alla famiglia dei grandi pesci pelagici predatori, e ha un corpo muscoloso e snello, adatto alla caccia. Alcune specie, poi, hanno una caratteristica unica nell’ambiente marino: sono a sangue caldo.