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Il mare che
non conosci.

Lo sapevate che

Il tonno è un pesce molto pregiato e costituisce buona parte delle risorse economiche di alcune nazioni.

Un buon tonno alla vista deve presentare pezzi interi, poiché i frammenti sono indice di residui di lavorazione e di una sbagliata selezione dei tranci.

Lo iodio è un nutriente importante che regola gli ormoni prodotti dalla tiroide, responsabile della regolazione del metabolismo del corpo umano.

Il pesce conservato, sia al naturale che sott’olio, è nutriente quanto quello fresco, perché mantiene inalterate le qualità nutritive.

Nell’antichità i samurai ritenevano che il tonno fosse cattivo da mangiare; oggi, proprio in Giappone, è uno dei pesci più consumati.

Lo chef francese Olivier Roellinger, insieme con altri 160 colleghi, ha deciso di bandire il tonno rosso dalla sua cucina, per non contribuire alla sua estinzione.

Il selenio contrasta l’invecchiamento e contribuisce a mantenere la pelle sana

Il tonno può nuotare fino a 75 chilometri orari; la pinna dorsale e quelle pettorali sono retraibili, in modo da facilitare l’accelerazione e ridurre la resistenza idrodinamica.

Un tonno può superare i tre metri di lunghezza e i 500 chili di peso.

Il tonno appartiene alla famiglia dei grandi pesci pelagici predatori, e ha un corpo muscoloso e snello, adatto alla caccia. Alcune specie, poi, hanno una caratteristica unica nell’ambiente marino: sono a sangue caldo.

I tonni nuotano sempre lungo la costa guardando verso sinistra.

Il pesce è nutriente quanto la carne, ma garantisce un apporto calorico inferiore.

La lisina, un amminoacido presente in grande quantità nel tonno, è fondamentale per la produzione di energia ed è ottimale per la dieta dello sportivo.

In passato ogni tonno pescato era diviso in 32 parti, ognuna delle quali richiedeva specifici metodi di conservazione e diversi gradi di salatura.

Il 30 dicembre 2012 un tonno rosso di 222 chili pescato a largo del Giappone è stato venduto a Tokyo per oltre un milione e mezzo di dollari.

Il colore del tonno deve essere chiaro o rosato e la sua consistenza compatta.

Già all’epoca dei fenici esistevano sia la pesca che il commercio dei tonni. Una testimonianza ne sono alcune monete risalenti al V secolo con le effigi del tonno.

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